venerdì 29 aprile 2011

Piadina sfiziosa

Ieri sera ho preparato un piatto semplicissimo, ma che ho trovato molto gustoso.





Ho cotto in padella delle zucchine con cipollotto tritato, olio e peperoncino. L'ho sfumate all'inizio a fuoco forte e poi ho proseguito la cottura a fuoco moderato. Alla fine ho aggiunto qualche foglia di basilico tagliato a pezzetti.

Intanto ho scaldato una piadina. Quando il primo lato era ben caldo e l'ho girato ho poggiato sopra delle fettine di speck tagliate sottili e delle striscioline di parmigiano.




Ho poi sistemato le zucchine con il loro sughetto sopra e ho aggiunto qualche pomodorino datterino tagliato a metà. Un filo d'olio ed ecco una cena facile e veloce. Ma soprattutto buona!

venerdì 22 aprile 2011

Risotto carciofi e zucchine

Continuiamo con variazioni sul tema primavera.
Ecco un bell'abbinamento dolce-amaro: il carciofo e la zucchina.. che si incontrano di sfuggita con gli asparagi.

Stufo in casseruola lo scalogno in burro e olio. Aggiungo i carciofi affettati finemente e lascio cuocere sfumando con vino bianco e aggiungendo un pò di brodo ricavato dalla bollitura di asparagi a cui ho aggiunto un pò di cipolla, prezzemolo, maggiorana e timo.
Quando i carciofi sono quasi cotti aggiungo le zucchine a rondelle e le faccio cuocere un pò, finchè non si asciuga il brodo. Aggiungo il riso e lo tosto. Dopo di che lo faccio andare con il brodo. 
A fine cottura, quando il riso è all'onda, spengo e manteco con una noce di burro, una manciata di prezzemolo tritato, parmigiano e una macinata di pepe. 
I carciofi saranno stracotti e diventano quasi una crema, mentre le zucchine restano leggermente croccanti. 
Bon apettit!

martedì 19 aprile 2011

Rigatoni asparagi selvatici e zucchine

Sono sparito alcuni giorni, ma non vi siete ancora liberati di me. Anche se ora sono uno storico.. un pò azzoppato.. in cucina. E' andato il menisco, nonostante abbia ormai appeso gli scarpini al chiodo.. colpa del motorino e del traffico di roma..
Bando alle ciance, continuiamo con i primi primaverili: rigatoni con asparagi selvatici e zucchine. 



Taglio cipollina e scalogno e lo stufo in padella. Aggiungo dei dadini di pancetta piacentina, alzo la fiamma e sfumo con vino bianco. Intanto faccio bollire l'acqua per la pasta e quando bolle, la salo e butto gli asparagi selvatici per un paio di minuti. Li scolo e li taglio a pezzetti. 
Nella padella metto le zucchine a rondelle e le faccio andare, aggiustando con acqua calda. Aggiungo dei pinoli.
Quando mancano 3 minuti alla pasta la scolo e la salto in padella aggiungendo anche gli asparagi e acqua di cottura all'occorrenza.

A fuoco spento una bella manciata di parmigiano. Una macinata di pepe e un pò di buccia di limone grattata per rinfrescare il tutto. Altri due tre salti.. e a tavola!

Buon appetito!!

domenica 17 aprile 2011

Asparagi allo zafferano

Buona domenica con una ricetta antica, buonissima e facilissima. Proviene da un ricettario toscano del XIV secolo. Secondo me può essere un ottimo contorno da abbinare ad esempio con delle fettine di lonza di maiale.

De li sparaci
Togli li sparaci, e fàlli bollire; quando sieno bolliti, ponili a cocere con oglio, cipolle, sale e zafferano, e spezie trite, o senza.


Ingredienti
1 kg di asparagi
2 cucchiai d'olio d'oliva
2 cipolle fresche tritate
1 pizzico di noce moscata grattugiata fine
7-8 stigmi di zafferano
sale
pepe appena macinato


Procedimento
Mondate accuratamente gli asparagi e eliminate la parte in fondo, dura e fibrosa. Lavare e cuocere in acqua bollente salata, o a vapore, per circa 10 minuti. Devono restare leggermente croccanti e non piegarsi. Scaldare l'olio in una padella e rosolarvi le cipolle senza farle colorire. Aggiungete gli asparagi e lo zafferano. Abbassate la fiamma, coprite e sobbollire per circa 7 minuti. Girare, salare, pepare, spolverare con la noce moscata; lasciar cuocere ancora a fuoco lento e coperti per una decina di minuti. servire quando sono leggermente dorati. 


O. Redon, F. Saban, S. Serventi, A tavola nel Medioevo, ed. Laterza

martedì 12 aprile 2011

Carbonara e asparagi selvatici

Questo weekend sono stato in Toscana, nelle splendide colline pisane, e sono tornato con tanti bei ricordi e un bel mazzetto di asparagi selvatici, raccolto nei campi.
Cosa farne? 
Gli asparagi si sposano benissimo con l'uovo: deliziosi sono gli asparagi cotti nel burro che formano dei raggi intorno al sole formato da un occhio di bue. Una spolveratina di pepe e magari.. anche di tartufo bianco e potreste seriamente avere delle visioni..
Sennò una bella frittatina. 
Io ho optato per una carbonara.. e comunque ho ancora la metà del mazzetto per altre ricette..
Insomma: ho messo gli asparagi in acqua bollente e li ho fatti andare un paio di minuti. Li ho scolati e tagliato le punte che ho messo da parte, più 2-3 asparagi interi per decorare. I gambi li ho tagliati a pezzetti.


Intanto nell'acqua degli asparagi ho fatto andare la pasta. In una padella ho stufato un pò di scalogno tritato nell'olio e poi ho aggiunto la pancetta affumicata a dadini. A fuoco vivace ho sfumato con vino bianco e poi ho aggiunto i gambi di asparagi e, moderata la fiamma, ho proseguito la cottura con un pò di brodo (mi era avanzato un pò di brodo vegetale agli asparagi del risotto dell'altro giorno.. non si butta niente..).




Nel piatto ho messo un rosso d'uovo che ho sbattuto con abbondante pecorino e una buona macinata di pepe nero. 
Ho saltato la pasta in padella aggiungendo alla fine le punte di asparago e poi e versato sul piatto e ho mischiato energicamente per amalgamare l'uovo ed ho guarnito con gli asparagi interi.



 Buona cena!!


sabato 9 aprile 2011

Risotto asparagi e zucchine

Il verde è il colore della primavera e allora ancora verdura per la ricetta di oggi. 
Lesso con acqua salata gli asparagi in una pentola alta, stretta e coperta, così da lasciare fuori le punte che vanno al vapore. 
Le punte poi le metto da parte, mentre i gambi, ancora al dente, li taglio a dadini. 
Intanto faccio appassire la cipolla in burro e olio. Nei risotti si usa normalmente solo il burro, ma io, nei risotti primaverili, preferisco fare a metà con l'olio sia per la leggerezza, sia perché l'olio avendo un punto di fumo più elevato permette una cottura più lunga senza bruciare. 
Quando la cipolla è stufata metto le zucchine a rondelle, qualche strisciolina di speck e i gambi di asparagi. 
Li sfumo con vino bianco e un pò di acqua di cottura degli asparagi. 
L'acqua degli asparagi la tengo e aggiungo una cipolla, sedano e carota e faccio continuare a bollire per avere il brodo vegetale per far andare il risotto.


A questo punto tosto il riso e quando lo sento borbottare aggiungo il brodo e inizio a mischiarlo. Se volete e se avete tante cose da fare che non potete stare lì tutto il tempo a girarlo, potete anche mettere gran parte del brodo e poi girarlo ogni tanto. Viene bene uguale. 


A cottura quasi ultimata, quando è all'onda, spengo il fuoco. Aggiungo dei pinoli, parmigiano grattato, un pò di basilico tritato, un filo d'olio e pepe (o olio al peperoncino)



Altro suggerimento: se volete dagli un pò più di sapore potete aggiungere insieme alle zucchine un acciughina. Così per dagli un pò di spint.. 



Buon appetito!



venerdì 8 aprile 2011

Fave fresche alle erbe


Ed ecco una ricetta che ha quasi mille anni ma che non li dimostra affatto. Un piatto dal gusto primaverile assolutamente delizioso.
Dal Libro de arte coquinaria di Maestro Martino vi leggo.. qui ci vorrebero dei liuti e zufoli assortiti di accompagnamento, ma ci dovremmo accontentare:


Piglia le fave et mondale con l'acqua calda come se fanno le amandole, et poi le mitti a bollire in bon brodo. Et quando ti pareno cotte mette con esse un pocho di petrosillo et menta battuta facendogli bollire etiandio de bona carne salata. Et questa menestra volle essere un pocho verde che pare più bella. Et similmente poi fare i piselli, et ogni altro leghume frescho, ma nota che non voleno essere mondi con l'acqua calda como le fave, ma lasciali pur così con quella sua scorza sottile.



Ingredienti:
1/2 litro di brodo di manzo o di pollo
2 kg di fave
100 g di pancetta salata o lardo salato di buona qualità
1 cucchiaio di prezzemolo tritato fine
1 cucchiaio di menta fresca tritata al momento
sale

Procedimento
Sgranare le fave e sbollentarle per qualche istante.
Scolare e freddare sotto l'acqua corrente e spellarle.
Tagliare la pancetta a dadini.
Mettere in una casseruola il brodo, le fave e la pancetta. Portare a ebollizione e cuocere per una decina di minuti circa, finchè le fave si sbriciolino senza tuttavia disfarsi. Aggiungere il prezzemolo e menta tritati. Riportare a ebollizione e dare qualche bollore. Salare, aggiustare il condimento e servire. 



O. Redon, F. Saban, S. Serventi, A tavola nel Medioevo, ed. Laterza

giovedì 7 aprile 2011

Tortiglioni carciofi e speck

Ecco una pasta veramente sostanziosa, facile e appetitosa.
Ho fatto cuocere il carciofo, tagliato a fette un poco spesse, in padella con olio caldo e cipolla, aggiungendo acqua e facendo andare a fuoco moderato. Ho aggiunto lo speck tagliato a fettine e ho continuato la cottura sfumando con vino bianco.



Ho scolato la pasta molto al dente e l'ho mantecata in padella con acqua di cottura. Ho aggiunto alcuni pomodorini datterini tagliati a metà.


Ho spento il fuoco, e ho finito con una generosa dose di parmigiano, prezzemolo tritato e una macinata di pepe. Il tutto è saltato in padella energicamente, per formare una bella crema.




E' uscita una pasta saporita, profumata e cremosa.



Da accompagnare con un buon vino rosso giovane e profumato: un Pitoto del Podere Panta Rei del 2009. 
Un vino delle colline pisane veramente piacevole. Ve lo consiglio!

 Buona giornata!

mercoledì 6 aprile 2011

Grazie Iaia per il premiooooo!!!!

Grazie tantissimo a Iaia di"Iaia in cucina con semplicità"  http://iaiaincucinaconsemplicita.blogspot.com/ per avermi dato questo premio!!

E' il primo che ricevo e tutto ciò nonostante le incursioni di "cuoco bastardo".. 

E' un bel riconoscimento soprattutto perchè premia la creatività!!

Ora se ho capito bene devo scrivere dieci cose su di me e segnalare 10 blog per il premio..  ok

1. mi piace la storia
2. mi piace cucinare
3. sono curioso
4. amo le storie
5. sono goloso
6. sono della roma
7. spero ci sia sempre la pace
8. amo viaggiare
9. amo viaggiare con la mente
10. sono così


e ora i blog a cui dono il premio:

http://acasadisimo.blogspot.com/ 

http://lepellegrineartusi.blogspot.com/ 

http://isaporidiromagna.blogspot.com/ 

http://larennaincucina.blogspot.com/ 

http://profumodisicilia.blogspot.com/ 

http://arabafeliceincucina.blogspot.com/ 

http://viaggiarecomemangiare.blogspot.com/ 

http://peperoniepatate.blogspot.com/ 

http://atavolaconmammazan.blogspot.com/ 

http://diariodellemiericette.blogspot.com/

 
Grazie ancora Iaia, ci impegneremo per meritarne altri!!  

martedì 5 aprile 2011

Le mirabolanti avventure di "cuoco bastardo"

Ciao a tutti. 
Oggi lo storico è a un convegno noiosissimo: quelle chiacchiere che a lui piacciono tanto sulla storia medioevale.. e sono riuscito a soffiargli il computer. L'altro giorno ho sbirciato da sopra le sue spalle la password e ora mi diverto un pò pure io. 

Mi presento: sono un cuoco anche io. Che vi credete. Ed anche molto più bravo di quello scribacchino. 
Ho inventato tante ricette famose: mai sentito parlare del mio piccione ripieno che esce da un cappello di pasta sfoglia? O il tartufon dei tartufoni? 
Ma la mia specialità sono le scherzette, le ricette ripiene di scherzi che mi hanno dato la notorietà ed il titolo di "cuoco bastardo".

Ora ve ne racconto una che ho preparato qualche giorno fa. 

Erano venuti nella mia cucina alcuni turisti di passaggio. Tornavano da una gita nei boschi e mi hanno portato un cestino pieno di funghi con la preghiera di preparargli un risotto. Mi hanno promesso anche un ricco compenso. Ma la paga migliore per me è sapere quello che è successo il giorno dopo.. ma non anticipiamo troppo ed adiamo per ordine.

Mi sono messo al lavoro ed ho preparato un risotto veramente gustoso.
Ho tritato dello scalogno e l'ho fatto appassire in padella a fiamma bassa con una punta di burro e un goccio di acqua per una ventina di minuti. Passato quel tempo ho frullato il tutto e l'ho messo da parte. Ho portato ad ebollizione un pentolino d'acqua con un pò di sale. 
In un altro pentolino, adatto per fare il risotto, ho fatto sciogliere un cucchiaio di burro, ho aggiunto i funghi a fettine (dopo averli puliti con delicatezza dalla terra) e infine, a burro caldo, il riso, facendolo tostare per un paio di minuti, finchè non l'ho sentito cantare nella pentola. 
E qui è entrato in scena il "cuoco bastardo". Dovete sapere che in cucina, in mezzo ai tanti vasetti di spezie che preparo con le mie mani, ci sono alcuni barattolini con i miei scherzetti. Ne ho preso uno con una polverina rossastra e ne ho aggiunto un pizzico nel risotto. Si tratta di polvere di Lactarius deliciosus (un fungo commestibile, anzi proprio delizioso come dice il suo nome, che però ha il piccolo inconveniente di rendere la pipì rossa a chi lo mangia..).
Ho sfumato il tutto con del vino rosso (per coprire le tracce..) e ho proseguito la cottura del riso aggiungendo man mano dell'acqua salata bollente. 
A fine cottura ho aggiunto lo scalogno frullato e a fuoco spento ho mantecato energicamente con un cucchiaino di burro e parmigiano. Una spolverata di prezzemolo tritato et voilà!

Una delizia! E dovevate sentire i complimenti.. e soprattutto, la mattina dopo, vedere le loro facce.. 



a presto!

lunedì 4 aprile 2011

Mezze maniche con calamari e asparagi

Ecco una ricetta semplice e gustosa. 
Ho tagliato un totano o un calamaro di taglia piccola a pezzi non troppo grandi e li ho cotti un paio di minuti in olio caldo e scalogno. 

Intanto ho lessato gli asparagi in una pentola alta,  stretta e coperta in modo da far stare le punte fuori dall'acqua, così da cuocerle al vapore.



Tolti gli asparagi, li ho tagliati a pezzetti e fatti andare nel sugo dei calamari (che ho tolto), allungandolo con l'acqua degli asparagi.
Nell'acqua di cottura degli asparagi ho cotto la pasta, che ho scolata molto, molto al dente, in modo da finirla in padella.
Ho mantecato il tutto in padella, aggiungendo i calamari, le punte degli asparagi, acqua di cottura, prezzemolo e basilico tritati, buccia di limone grattata, sale e pepe. (non l'ho messo perchè l'avevo finito, ma secondo me ci stava bene un pò di zenzero: gratti lo zenzero, la polpa la metti tra due cucchiai dalla parte concava e li pressi e fai uscire il succo)


Sul piatto un filo d'olio a crudo (per i soliti viziosi un pò di olio di peperoncino). 

Buon appettito con un Fiano di Avellino



sabato 2 aprile 2011

Zuppa di farro, lenticchie e miglio

Ieri sera volevo fare la ricetta rinascimentale con le fave e zafferano, ma le fave che ho visto al mercato ancora non mi convincevano. Le cercavo piccole e tenere e non avendole trovate ho virato verso una zuppa di farro, lenticchie e miglio. 

Ho preparato un trito con cipolla, carota, sedano, aglio, maggiorana che ho stufato in olio extravergine d'oliva, tenendolo vivo aiutandomi con un pò d'acqua. Ho messo anche una buccia di parmigiano che ho fatto tostare.
Ho aggiunto poi un pò di passata di pomodoro e ho cotto per altri 5 minuti. 
Dopo di che ho versato più di mezzo litro d'acqua bollente salata e la zuppa; ho riportato a bollore e cotto per più di mezz'ora, ossia fino a che non si è asciugata. 
Intanto ho fatto dei crostini di pane. 

Quando la zuppa era pronta, ho spento il fuoco, ho aggiunto prezzemolo tritato, un filo d'olio, una spolverata di pecorino grattugiato, ho aggiustato di sale e di pepe,ed ho versato il tutto sul piatto dove c'erano i crostini.

Buona, sana, profumata e che ti mette in pace col mondo.. visto che di pace ne abbiamo bisogno tutti.. 
Buona giornata!

venerdì 1 aprile 2011

Fave allo zafferano.. direttamente dal rinascimento

Per far minestra di piselli, et fave fresche piglionsi i piselli o baccelli, sgraninosi, et ponganosi in un vaso con oglio d'olive, sale, et pepe, et faccanosi soffrigere pian piano, aggiungendovi tanta acqua tinta di zafferano, che stiano coperti di due dita, et come saranno poco men che cotti, pestisene una parte nel mortaro, e stemperisi con il medesimo brodo, et mettasi nel vaso con una brancata d'herbucce battute, e faccianosi levare il bollo, e servanosi caldi. In questo medesimo modo sipuò accomodare il cece fresco, havendolo prima fatto perlessare, et fatto stare per un quarto d'hora nell'acqua fresca. In questo modo ancho si cuoce il fagiolo fresco. 

Bartolomeo Scappi, Opera, (1570)





Ingredienti:
2 kg. di fave
1 pizzico di zafferano in stigmi
2 cucchiai di erbe aromatiche tritate (prezzemolo, menta, basilico, salvia, maggiorana ecc.)
olio extra vergine d'oliva
sale & pepe.


Procedimento
Preparare un infuso facendo riposare lo zafferano in una ciotola d'acqua tiepida un'ora prima della cottura. Sgranare le fave e toglier loro la seconda pelle. Scaldare 3 cucchiai d'olio in una casseruola e aggiungere le fave. Farle intridere bene d'olio caldo e scaldarle leggermente. Versare l'acqua e lo zafferano; poi, se necessario, aggiungere un pò d'acqua in modo da ricoprirle appena. Salare con un pizzico di sale grosso e pepare leggermente. Coprire e cuocere a fuoco basso per circa 5 minuti. 
Quando le fave sono quasi cotte e sempre molto verdi, prenderne una buona parte insieme al liquido di cottura e frullare. Aggiungere la miscela così ottenuta al resto delle fave. Scaldare, controllare la cottura, e al momento di servire aggiungere le erbe tritate. Controllare il condimento e servire. 

Da provare!!
Una ricetta di Bartolemeo Scappi che alla metà del '500 fu per trent'anni capocuoco presso il palazzo pontificio (quindi grande esperto di mangiare..)



da "A tavola nel Rinascimento", F. Sabban, S. Serventi, ed.Laterza