Oggi vi racconto un buffo episodio che mi è successo qualche tempo fa. Ero andato ad una presentazione di un libro di ricette scritto da un cuoco di mia conoscenza. Un bravo chef, non c'è che dire, ma con un carattere un pò particolare, un filo egocentrico e, mi si permetta l'espressione, anche un pò bastardo. Vi spiego. La sala era piena e sul tavolo della presentazione, tra pentole, bottiglie di gran vini e sponsor vari, campeggiava il libro e, gonfio come un pavone, il suo autore. Presentava la serata un noto giornalista di cucina che, dopo aver brevemente introdotto il nostro cuoco, si accorse che in prima fila era seduto un famosissimo attore, apprezzato soprattutto dal pubblico femminile, e che l'anno scorso aveva interpretato una notissima fiction su uno chef di un famoso ristorante newyorchese.
Il presentatore lo invitò immediatamente sul palco e tutti i flash dei fotografi e le telecamere si spostarono dal cuoco all'attore. Ho subito notato dell'odio nello sguardo del cuoco, anche se si sforzava di mantenere un sorriso da orecchia ad orecchia. L'attore si sedette con agilità sulla poltroncina, mostrando la noncuranza tipica delle persone abituate a stare al centro della scena e sfoggiava il suo famoso sguardo magnetico, ad uso e consumo delle signore in sala.
A questo punto non staccai più gli occhi dal cuoco. Sapevo che sarebbe successo qualcosa, magari di poco piacevole, ma sicuramente divertente.
Il cuoco si mostrò entusiasta di questa visita inattesa e con un'espressione ammirata e quasi umilmente disse che lasciava con piacere la parola al famoso ospite e che anzi, avrebbe preparato per lui e per gli altri ospiti qualche tartina. Si mise così all'opera e preparò degli splendidi finger food fatti con una crema di peperoni rossi e gamberoni. Il cuoco ne offrì agli invitati sul palco, che brindarono anche con dell'ottimo chablis.
Il presentatore ringraziò il cuoco per la sua raffinata e gustosissima preparazione e introdusse l'attore cordialmente, ma presto si rese conto dell'imbarazzo che aveva preso il pubblico in sala.
Si girò verso l'attore per lasciargli la parola e le ultime parole si persero in un balbettio incerto.
L'ospite stentava a parlare. Sospirava, si torceva le mani e diventava sempre più rosso in viso.
"Posso fare qualcosa per lei?" sussurrò soavemente il cuoco accostandosi a lui.
"Ghlooo" uscì solo un gorgoglio dalle labbra che erano diventate bianco per lo sforzo, mentre le guance si gonfiavano sempre di più e assumevano un inquietante tono scarlatto.
"Prego, continui" infierì il cuoco.
L'attore si fermò bruscamente, come se stesse per scoppiare. Tutti ormai cominciavano a disperare che il poveretto fosse in grado di venire ad una conclusione. A questo punto la situazione precipitò. L'attore, abbandonata ogni reticenza, si abbandonò ad un ululato agghiacciante e saltò dalla poltrona e iniziò un goffo balletto che lo portò dietro le quinte.
L'imbarazzo gelò la platea. Il presentatore sul palco non sapeva più dove guardare, ma il cuoco, con un gesto deciso ed un pò istrionico attirò l'attenzione. Le porte intorno alla platea si aprirono e da esse entrarono dei camerieri con dei vassoi pieni di aperitivi che iniziarono a distribuire al pubblico. Tornarono i sorrisi ed il cuoco raggiante riprese il centro della scena e, devo dire, fu un trionfo per lui. Alla fine era quasi commosso e non finiva di ringraziare. Parlava con tutti e aveva una battuta per ognuno, firmava autografi e svolazzava agilmente, nonostante la pancia, per tutta la sala.
Solo quando stava andando via notai che, con gesto quasi da prestigiatore, fece sparire un tubetto in un cestino della spazzatura. Quando ormai la sala era deserta, mi avvicinai e raccolsi la confezione dal cestino. Una etichetta rosso fuoco su fondo giallo diceva: Nduja di Calabria extra strong.
Se è tutto vero, avrei voluto esserci ; )
RispondiEliminaper godermi lo spettacolo
ciao loredana
bella storiella
RispondiEliminamolto esilarante
il cuoco bastardo si è fatto valere!!!!!!
e quando "ce vo' ce vo' "
divertente giornata
katya
grazie, anche da parte del cuoco bastardo..
RispondiEliminaUna storia avvincente, arrivata qui per caso mi sono scoperta a leggere tutto d'un fiato per la cuorisità si arrivare alla fine! Ebbene, il cuoco è proprio un tipaccio,
RispondiEliminaTì
grazie Tì,
RispondiEliminaallora ti aspetto alle prossime avventure..
Un cuoco gagliardo che ha saputo riconquistarsi le luci della ribalta :D
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